Siamo convinti che la qualità della vita di chi abita in una piccola comunità sia determinata non solo dal buon livello dei servizi che vengono erogati, ma anche dalla cura con cui vengono pensati gli spazi pubblici.

Nei prossimi anni abbiamo davanti due sfide molto importanti. La costruzione, già finanziata dalla Regione Piemonte, di una nuova scuola per l’infanzia che sarà realizzata con materiali di ultima generazione, con tecniche innovative per quel che riguarda il risparmio energetico, assolutamente sicura dal punto di vista antisismico e accessibile a tutti i bambini. A pochi metri dal luogo dove sorgerà questa scuola, abbiamo progettato, insieme ad oltre 200 condovesi, la riqualificazione dell’ex campo sportivo comunale, che dovrà diventare il “Central Park” di Condove. Un luogo verde, multifunzionale, per organizzare eventi, praticare sport, allestire esposizioni, dove giovani e anziani potranno svolgere attività insieme. Questi due interventi, associati alla ripresa delle attività lavorative presso la fabbrica del nostro paese (ferma ormai da diversi anni), pensiamo possano trasformare il volto del nostro paese attirando investimenti, nuovi residenti, nuove attività commerciali e aumentando la qualità della vita dei condovesi.

Su quali cose ritieni di poter lavorare tra queste, cosa intendi fare e perché?

Il nostro è un Comune montano, periferico, che sta invecchiando e dove i servizi iniziano a fare i conti con i mutamenti economici e sociali che hanno investito le aree metropolitane negli anni addietro.

C’è un problema, appunto, di invecchiamento della popolazione, con tutto quello che significa in termini di servizi sociosanitari da ripensare. C’è un problema di welfare per le famiglie, che spesso e volentieri fanno i salti mortali per un posto al nido oppure alla scuola dell’infanzia, o che trovano nella scuola pubblica un servizio ormai inadeguato per le esigenze lavorative dei genitori. Il nostro territorio ha subito una robusta crisi industriale, che ha ridotto di molto i posti di lavoro e che, di conseguenza, ha costretto le persone a “pendolarizzarsi” per lavorare, mandando in crisi il piccolo commercio locale.

Noi vogliamo proseguire con le politiche fiscali a favore delle fasce meno abbienti per quanto riguarda l’accesso ai servizi che reputiamo essenziali, scuola, mensa, scuolabus, e su altri importanti dal punto di vista sociale, lo sport su tutti. Abbiamo siglato un’intesa sindacale per l’aumento progressivo della fasce ISEE, per il mantenimento della copertura totale dell’assistenza scolastica per i disabili, per una progressività nelle aliquote IRPEF comunali.

Chi ha tanto paghi il giusto, chi ha poco paghi poco, chi non ha niente, non paghi niente!

Vorremmo inoltre lavorare seriamente sull’housing sociale, sulla telemedicina e su un percorso di accompagnamento dei caregivers.
Sul tema del lavoro e del commercio, abbiamo avviato un percorso di riqualificazione del settore insieme a  professionisti di Confesercenti per mettere in campo proposte e soluzioni in grado di ridare vitalità al commercio condovese e, possibilmente, attrarre nuovi investimenti.

La foto è del profilo facebook di Jacopo Suppo.

Intervista di Marco Micicchè e Martino Mazzonis a Jacopo Suppo, 37 anni, candidato sindaco a Condove (Torino) con lista civica Vuoi sostenere Jacopo? Se vuoi sosterlo, qui tutte le info.