Noi sosteniamo:

Giovanni Litt

Giovanni Litt, 24 anni, candidato di È tempo di Spinea, lista civica di connotazione ambientalista, all’interno di un’alleanza di centro sinistra.

“Mi candido perché a livello locale, anzi soprattutto, è tempo di far coincidere parole ad azioni per dire che che acqua, aria e natura sono beni comuni da custodire, che il lavoro deve essere dignitoso e per tutti, che apertura e innovazione possono andare di pari passo con l’accoglienza, che i diritti sociali sono diritti civili e viceversa, che la felicità e il benessere sono un patrimonio da costruire insieme; che si può costruire una società democratica, gentile, solidale e sicura, accogliente per tutti: nessuno escluso. ”

Chi è Giovanni

24 anni, urbanista, ricercatore all’Università di Venezia per l’adattamento delle Città ai cambiamenti climatici, per la resilienza di città e comunità. Vive lo scoutismo laico da 17 anni nell’associazione CNGEI, il volontariato in diverse associazioni e organizzazioni.
Dal 2014 è Consigliere Comunale del suo Comune, una Città di 28.000 abitanti. E’ membro della Commissione Ambiente, Urbanistica, Trasporti e referente del Tavolo per la Pace e la Nonviolenza di Spinea (un luogo di incontro tra associazioni e privati laici e religiosi) che cerca di trovare sguardi nuovi sul mondo parlando e fornendo diversi soluzioni ai problemi legati all’ecologia, diritti, accoglienza, pace, legalità.
Nell’estate del 2018 è stato referente provinciale della LIP Ero Straniero – L’umanità che fa bene, poi della ICE Welcoming Europe, attivo anche per Italia Ripensaci e Veneti per l’Astensione.

“In questi ultimi 5 anni: aver potuto dare il mio contributo come Consigliere è stata una fortuna e un onore che ho svolto con passione e impegno, ascoltando, vivendo la Città. Soprattutto, sforzandomi di condividere ogni passo, perché i gesti dei singoli hanno più valore se fatti insieme. Abbiamo fatto molto per rendere Spinea più verde, sostenibile, viva e vissuta, attenta a tutte e tutti, ma anche per innovare, aumentare la partecipazione, promuovere i Beni Comuni. Non è diminuita la spinta a voler creare ancora di più una Spinea basata sul senso di comunità e sulle relazioni, che guarda alla costruzione del futuro, che crede che conoscenza, solidarietà, cultura, sostenibilità ambientale siano il perno per andare avanti.”

Supporto di TiCandido

Supporto per creare uno spazio denominato l’Angolo delle Idee per favorire incontri anche di socializzazione soprattutto dedicato ai più giovani.

Perché si candida?

“Credo nella politica come servizio per la comunità e come metodo per rendere possibili questi progetti, nella partecipazione attiva, nei valori costituzionali di questo Paese, in un nuovo modello di vita per proteggere il bene comune.

Con alcuni amici e amiche che già si danno da fare – ciascuno a proprio modo e con le sue capacità e caratteristiche – per rendere Spinea un luogo più accogliente, vivibile, bello nelle associazioni, nei comitati, come singoli cittadini abbiamo cominciato, ad Agosto a costruire un gruppo di persone (www.etempospinea.it) che desiderano che Spinea venga governata con un modo di fare politica che porti la città ad essere amica della vita delle cittadine e dei cittadini, perché così diventa vivibile, curata, vicina all’esperienza di vita di ogni giorno. E questo avviene quando si dà importanza prima di tutto alle relazioni interpersonali, quelle appassionate e non d’interesse, quelle che si formano sulla base del Bene Comune tra cittadini e di buon vicinato. Abbiamo perciò costruito un progetto per la nostra Città che sia democratico, diversamente europeista, antifascista, competente, femminista, alternativo, ecologista per passare dalla politica del consenso a un nuovo senso del fare politica.

La rabbia ha raggiunto i più senza dare prospettive e le risposte alle troppe disuguaglianze non sembrano all’altezza; la politica e l’economia sono state sporcate e distanti, troppo spesso lasciate in poche mani: quelle dei provocatori, dei bugiardi, di chi ci vuole, per i propri interessi, distratti e disinformati. E proprio mentre c’è il pericolo che si rovini tutto e che conquiste faticose vengano meno, che qualunquismi e muri blocchino il nostro cammino, che xenofobie striscianti, pensieri e parole violente creino tendenze nazionaliste, che gli egoismi, la legalità, la natura e i diritti vengano calpestati, è proprio ora che l’indignazione non è più sufficiente: viene voglia di qualcosa di diverso.

Anche a livello locale, anzi soprattutto, è tempo di far coincidere parole ad azioni per dire che che acqua, aria e natura sono beni comuni da custodire, che il lavoro deve essere dignitoso e per tutti, che apertura e innovazione possono andare di pari passo con l’accoglienza, che i diritti sociali sono diritti civili e viceversa, che la felicità e il benessere sono un patrimonio da costruire insieme; che si può costruire una società democratica, gentile, solidale e sicura, accogliente per tutti: nessuno escluso. Qualcosa che si occupi e dia una soluzione ai temi di cui nessuno parla: i cambiamenti climatici, le migrazioni, il disarmo, l’inquinamento del pianeta, le disuguaglianze enormi, la convivenza civile a partire da Spinea senza dimenticare lo sguardo sul Mondo. E, però, nel modo giusto: con coerenza, razionalità, in modo netto senza essere egoista, forte senza essere aggressivo, con prospettiva e una forte scelta culturale.”

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Comitato – Ti Candido. Il potere della democrazia

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