Ti Candido, un progetto frutto dell’attivismo, privo di risorse economiche iniziali o di grandi donatori, in poco tempo è riuscito a rispondere a un bisogno ponendosi come punto di riferimento politico culturale, capace di intercettare proposte locali radicate e credibili.

Il punto di partenza all’inizio del percorso era semplice: cosa possiamo fare per essere utili a chi lavora per la giustizia sociale?

Non siamo alternativi ai partiti ma ci siamo mossi convinti di poter dare una mano come gruppo di attivisti, in un panorama politico troppo spesso imbolsito, ingessato e che non sempre offre soluzioni politicamente accettabili.

La risposta non poteva essere semplice e durante il percorso, anche grazie al supporto e ai consigli di molte e molti, abbiamo raggiunto maggior consapevolezza: Ti Candido è un percorso politico accessibile, con strumenti nuovi e utili per scommettere su chi in questi anni ha costruito relazioni e fiducia, attorno a comunità che incarnano il bisogno di giustizia sociale.

Mettendo al centro le circa 40 candidature con cui siamo entrati in contatto in queste settimane – si tratta di patrimonio che non intendiamo in alcun modo disperdere – saremmo pronti, stando alla qualità dei profili intercettati e avendo a disposizione abbastanza risorse, a sostenere almeno la metà di queste candidature.

La giornata di formazione che abbiamo organizzato a Bologna ci ha fatto toccare con mano quanto sia forte la domanda di mettersi in rete, condividendo sfide e preoccupazioni. Per questo motivo dichiariamo subito che l’esperimento di Ti Candido continuerà rafforzando significativamente la componente di apprendimento, creando sempre più occasioni di formazione e confronto tra pari, per creare una rete tra chi è già in prima linea, chi pensa di mettersi in gioco in un futuro prossimo e chi si sente isolato.

Ti Candido è solamente al suo primo giro di boa. Ora infatti è però il tempo delle scelte.

Abbiamo deciso di sostenere 9 candidati. Leggi la lista completa delle candidate e dei candidati

Qui trovi la lista completa con le pagine di approfondimento per ogni candidata e candidato.

4 di loro si candidano in città. Marwa a Reggio Emilia, Antonio a Bari, Valentina a Livorno ed Adam a Ferrara incarnano, con le loro storie di attivismo, i valori e gli obiettivi  che abbiamo inserito nel nostro manifesto.

5 di loro si candidano in cittadine di dimensioni piccole e medie. Giovanni a Spinea, Giorgio a Schio, Jacopo a Condove, Alessandra a Santo Stefano di Cadore, Mario a Urbino. Sono loro – forse – la vera sorpresa di Ti Candido.

Pensavamo che la nostra proposta avrebbe trovato terreno fertile nelle città capoluogo di provincia, le candidature sono invece arrivate anche e soprattutto da centri che la politica nazionale tende a considerare minori. Crediamo che sia da questi contesti che bisogna partire per ricostruire le basi della nostra democrazia. Anche per questo abbiamo deciso di fare un passo in più rispetto a quello che avevamo originariamente immaginato, modificando il nostro schema iniziale e trovando formule per sostenere una base più ampia di candidati.

I nove profili che abbiamo selezionato rappresentano, dal nostro punto di vista, uno spaccato dell’Italia politica di oggi e di domani: giustizia sociale, sostenibilità, integrazione, strategie di sviluppo basate sull’attivazione civica, partecipazione, alleanze politiche e sociali, mobilitazione di comunità.

Se parlassimo di loro e dei temi per i quali si battono, non perderemmo tempo a discutere della comunicazione ossessiva che la politica nazionale ci impone ogni giorno, in primo luogo vendendo il razzismo come soluzione ai problemi dell’Italia e dell’Europa. La propaganda si sconfigge parlando dei temi che riguardano le nostre comunità o quei segmenti di società che questi candidati rappresentano.

Nelle loro biografie troverete una sinistra e uno spirito civico capace di rinnovarsi e di innovare, così come l’esperienza di liste e coalizioni molto combattive, che vogliono rovesciare lo status quo. Laddove il centro sinistra si presenta unito non abbiamo avuto dubbi nello sviluppare degli orientamenti condivisi, sia tra i componenti del Comitato che nel confronto con il gruppo dei fiancheggiatori e delle fiancheggiatrici. Nei casi in cui il centrosinistra si presenta diviso (come a Livorno e Ferrara) abbiamo fatto le nostre scelte auspicando alleanze verso il ballottaggio.

La difficoltà nel costruire alleanze larghe e coese è forse la nota più delicata che questo esperimento ci ha fatto registrare. Tra i candidati che non riusciremo a sostenere ci sono esperienze di buona amministrazione locale in cui il nostro contributo non sarebbe probabilmente stato distintivo (come la candidatura di Giorgia Fabbri a Formigine, in provincia di Modena, assessore uscente che si ricandida) ma anche e soprattutto esperienze molto interessanti come quella di Andres Lasso a Firenze, Giordano Stella a Perugia, Silvia Muttoni a Monselice e Renato Brignone a Verbania.

E’ evidente che il processo di rigenerazione della sinistra è appena iniziato. Per questo invitiamo chi ha valori e riferimenti saldi a continuare a lavorare ancora più sodo, per superare contrapposizioni e blocchi poco utili, di fronte a scenari sempre più inquietanti. Con un punto fermo: qualsiasi cosa accada il 26 maggio e nelle elezioni che verranno nei prossimi mesi, serve mobilitazione trasversale, radicamento territoriale e giustizia sociale.

Allo stesso modo, ci dispiace non poter al momento sostenere esperienze di coalizione interessanti come quella di Lapo Pasquetti a Cremona, Chaimaa Fatihi a Modena e Giacomo Nilandi a Mogliano Veneto. Purtroppo abbiamo dovuto definire un ordine di priorità, in base alle risorse a oggi disponibili, cercando di comporre un gruppo di candidature da sostenere che fosse caratterizzato dal giusto mix di profili personali e politici, esperienze di radicamento, con un bilanciamento in termini di rappresentanza di genere, provenienza territoriale e chances di essere eletti. Per chiudere la parte di analisi e condividere trasparentemente gli aspetti su cui sentiamo di dover lavorare, è evidente che risultano evidenti nei contatti che abbiamo sviluppano uno sbilanciamento territoriale (c’è poco Sud nella nostra mappa) ed uno squilibrio di genere. Questo dipende in parte da noi ed in parte dal contesto in cui ci siamo trovati ad operare. Ci impegniamo a affrontare di petto queste due questioni.

Cosa succede ora? Quali sono le sfide delle prossime settimane di Ti Candido?

Ti candido ora cambia velocità e assume una nuova immagine grazie ai 9 candidati: i loro visi e le loro storie di attiviste/i, professioniste/i, manager e cooperatori, politici, ricercatori e amministratori di frontiera saranno la nostra stella polare.

Donare a Ti candido ora è più semplice: basta approfondire le loro storie per capirlo per capire perché è importante.

Nei prossimi giorni ve li presenteremo uno a uno, concentrandoci sulle sfide che hanno di fronte ma deve essere chiaro che ora serve attivazione per ciascuno di loro.

Per prima cosa quindi dobbiamo rilanciare la nostra campagna di raccolta fondi. Fino a oggi abbiamo raccolto circa 6 mila euro, un miracolo se pensiamo che si è trattato – in tanti casi – di una donazione alla cieca, basata esclusivamente sulla fiducia nel gruppo dei promotori e dei fiancheggiatori, o sulla novità del percorso proposto. Questa cifra ci consente di anticipare importanti risorse ai candidati che sosterremo (daremo subito tra gli 700 e i 1500 euro per le città capoluogo di provincia e tra i 200 e i 400 euro per i contesti di dimensioni più contenute). Ma il nostro obiettivo è completare la raccolta fondi, per poter raddoppiare e triplicare questi contributi, aggiungendo eventualmente qualche profilo in più alla lista delle sfide sostenute.

Per farlo nelle prossime due settimane attiveremo una nuova campagna di comunicazione con due obiettivi

  1. comunicare i candidati. Consapevoli che finora era difficile potersi fidare di un progetto come Ti Candido visto che la politica non genera il massimo della fiducia, ora la campagna di raccolta fondi ha obiettivi facili da comprendere, le candidate e i candidati.
  2. grazie alla partnership con la neonata piattaforma europea Progressive Acts, mettiamo a disposizione di ogni candidato un crowdfunding personale, collegato alla nostra raccolta fondi generale. In questo modo consentiremo ai donatori che vorranno farlo di scegliere a chi destinare le proprie risorse, dotando al contempo i candidati di uno strumento in più per raccogliere i loro finanziamenti, all’interno di una cornice condivisa (il 70% delle raccolte “personali” sarà destinato ai candidati, il 30% confluirà in un fondo comune di solidarietà tra i candidati – che servirà anche a coprire alcune spese generali collegate a Ti Candido – spese di costituzione, supporto nella rendicontazione, attività di comunicazione).

Accanto alla raccolta fondi, l’altro filone di attività sarà collegato alla sperimentazione di diversi modelli di affiancamento, in risposta ai bisogni che ci sono stati comunicati dai candidati: come coniugare i tempi di una campagna elettorale con supporto formativo? Come rispondere a questa sfida progettuale concrete incrociando domanda e offerta di competenze?

Sperimenteremo con un dubbio binario: da un lato proveremo a fornire un sostegno continuo per lo sviluppo di proposte programmatiche su tematiche precise, il rafforzamento delle campagne di radicamento territoriale e il consolidamento del posizionamento sui social e sulla stampa. Questo hanno chiesto i candidati e questo dovremo fare.

Parallelamente, soprattutto con l’aiuto delle fiancheggiatrici e fiancheggiatori, stiamo organizzando slot formativi via web su precise tematiche: i candidati potranno così avere sostegno per esempio su come attirare fondi europei o su modalità di attivazione di comunità, sull’uso di facebook o su strumenti amministrativi innovativi.

A questo punto, non ci resta che augurarci una buona campagna elettorale, invitandovi a innamorarvi dei profili di tutte e tutti i candidati, disponibili qui.

E a donare!